Azoospermie
L’assenza di spermatozoi nel liquido seminale (azoospermia) è una condizione non infrequente (10-20% dei pazienti che si sottopongono a un consulto andrologico per infertilità maschile) che richiede, ad eccezione per le forme endocrine dovute a ipogonadismo ipogonadotropo che sono suscettibili di terapia medica, un approccio terapeutico quasi esclusivamente chirurgico.
Le azoospermie possono essere distinte in: 1) ostruttive e 2) non ostruttive
- le azoospermie ostruttive sono appunto dovute ad un’ostruzione (spesso non facilmente identificabile) congenita (agenesia dei deferenti) o acquisita (post-traumatica, flogistica o iatrogena dopo vasectomia) delle vie seminali; questa condizione rende impossibile la fuoriuscita degli spermatozoi, normalmente prodotti dal testicolo, all’esterno, nel liquido seminale
- le azoospermie non ostruttive sono invece dovute a condizioni che hanno provocato un danno testicolare con conseguente mancata produzione di spermatozoi (criptorchidismo, orchiti, radioterapia, chemioterapia o malattie congenite come la sindrome di Klinefelter – ipogonadismo ipergonadotropo).
La distinzione tra le due forme di azoospermie non è sempre così netta anche se valori dell’ormone FSH elevato in concomitanza di testicoli ipotrofici e volume dell’eiaculato normale possono far propendere per un quadro di forma non ostruttiva.
Nei casi di azoospermia ostruttiva, qualora si riesca ad identificare la causa e la sede dell’ostruzione, è talvolta oggi possibile, grazie ad interventi di microchirurgia, procedere alla ricostituzione delle vie seminali ed al ripristino della loro pervietà, restituendo così al paziente la possibilità avere spermatozoi nell’eiaculato.
Poiché si tratta di interventi chirurgici abbastanza complessi, vengono effettuati da Specialisti con adeguata esperienza, e, poiché la buona riuscita dell’intervento potrà essere appurata solo a distanza di tempo, di norma si usa procedere anche al prelievo degli spermatozoi dall’epididimo (MESA – microsurgical epydidimal sperm extraction) o direttamente dal testicolo (TESE – testicular sperm extraction). Gli spermatozoi eventualmente recuperati possono poi essere congelati e conservati per essere utilizzati successivamente con tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
La microchirurgia viene oggi utilizzata anche e soprattutto nella ricerca degli spermatozoi nei pazienti affetti da azoospermia non ostruttiva.
L’osservazione che in questi pazienti esistano, all’interno dei testicoli, foci residui di spermatogenesi ha portato infatti all’introduzione e alla sempre più diffusa applicazione di tecniche di microchirurgia anche in queste forme.
Infatti grazie all’ausilio di un microscopio operatore è possibile eseguire una MicroTESE (Microdissection Testicular Sperm Extraction), cioè una dissezione microchirurgica del parenchima testicolare, prelevando interi tubuli seminiferi, all’interno dei quali si possono poi reperire spermatozoi, riducendo così al minimo il sacrificio di tessuto testicolare.